Casinò (Casino) è un film del 1995 diretto da Martin Scorsese, con Robert De Niro, Sharon Stone e Joe Pesci.
L'interpretazione di Sharon Stone si aggiudicò una nomination all'Oscar come miglior attrice ed un Golden Globe per la migliore attrice.[1] Scorsese ricevette una nomination al Golden Globe per la miglior regia.[1] Dante Ferretti, nel 1996, si aggiudicò il Nastro d'Argento per la migliore scenografia.[1]
Viene spesso considerato la terza parte della trilogia della mafia di Scorsese, iniziata nel 1973 con Mean Streets, proseguita nel 1990 con Quei bravi ragazzi ed ultimata con questa pellicola nel 1995.[2]
Il film è basato sul romanzo di Nicholas Pileggi, Casino: Love and Honor in Las Vegas, basato a sua volta sulla vera storia di Frank "Lefty" Rosenthal ed Anthony "The Ant" Spilotro.
Negli Stati Uniti, il film uscì il 22 novembre 1995,[3] arrivando in Italia il 13 marzo dell'anno successivo.[3]
Trama:
Subito dopo il prologo, che mostra il protagonista, Sam Rothstein (Robert De Niro), cadere in un inferno di peccato, rappresentato da Las Vegas, inizia la storia.
Sam Rothstein (De Niro) è soprannominato Asso, perché molto bravo con le scommesse, e lavora alle direttive di una famiglia mafiosa, capeggiata da Remo Gaggi (Pasquale Cajano). Grazie alle sue scommesse fortunate, Asso rende ricca la famiglia di Remo, che per premiarlo gli affida la gestione di un casinò appena aperto a Las Vegas, il Tangiers.
A controllare Rothstein viene mandato un vecchio amico d'infanzia di Asso stesso, Nicky Santoro (Joe Pesci), che oltre tutto dovrà assicurarsi che nessuno manchi di rispetto ad Asso e dunque alla famiglia. Rothstein rappresenta il capo del casinò effettivo, mentre il proprietario fittizio (colui che detiene i soldi ma non li amministra) è Phillip Green (Kevin Pollak). Inoltre, Asso non possiede una licenza di gestore di casinò, ma ne ha le redini comunque, grazie ad un piano ben congegnato dai mafiosi, che sfruttano la burocrazia stessa della Contea di Las Vegas.
Sotto l'amministrazione Rothstein, il casinò raddoppia i suoi incassi ed inizia ad ospitare personalità politiche di spicco, come l'ambasciatore giapponese Ichikawa (Nobu Matsuhisa), che cerca di raggirare i proprietari del casinò ed alla fine perde tutti i soldi guadagnati con le truffe grazie all'astuzia di Rothstein e del direttore del casinò, un ex giocatore d'azzardo chiamato Billy Sherbert (Don Rickles).
Tra i tanti clienti presenti al casinò, Sam nota l'attraente Ginger (Sharon Stone). Sam se ne innamora ed inizia però a sfruttarla per spolpare i clienti, i quali attratti dalla sua ammaliante bellezza, giocano d'azzardo più volentieri e più a lungo, in promessa di un rapporto sessuale facile. Inoltre, Ginger è nel giro della droga insieme al suo pappone, Lester Diamond (James Woods), e gli procura diversi clienti all'interno del casinò.
Si inizia a vociferare, intanto, che Nicky, il mafioso per eccellenza, mai arrestato, deve essere mandato in città per controllare più direttamente Asso. Il ricco proprietario del casinò non vorrebbe, perché conosce bene i metodi duri e poco ortodossi che usa Nicky e si spaventa delle conseguenze che questi potrebbero avere nel panorama di una città come Las Vegas.
Nicky la pensa diversamente, sostenendo che solo nella città del peccato si può osare tutto. Da un lato, Nicky si introduce perfettamente nella società, dall'altro, inizia a farsi notare all'interno del casinò. Dopo aver buttato fuori tutti gli imbroglioni e i bari dal casinò, gli affari vanno a gonfie vele e Sam propone a Ginger il matrimonio.
Inizialmente titubante, Ginger si lascia convincere da Sam, il quale pensa ad un'unione in nome del rispetto, in cui - inoltre - lei viene avvantaggiata dai soldi di lui. Ginger e Sam fanno una figlia e dunque si sposano. Il giorno delle nozze stesso, Ginger chiama Lester, garantendo a Sam che è l'ultima volta che lo sente e che doveva per forza dirgli addio. Sam si fida e dunque cerca di comprarla con gioielli e costosi capi d'abbigliamento.
Inoltre, per evitare che la moglie rimanga senza soldi in caso egli finisca in carcere, Asso lascia 2.000.000 di dollari in una cassetta di sicurezza a Los Angeles, e ne dà la chiave alla moglie, intestando la cassetta ai coniugi Collins.
I soldi serviranno in caso Asso vada a finire in galera e Ginger abbia bisogno di denaro veloce. I suoi interessi, però, presto vanno a collidere con quelli di Nicky, che inizia ad infiltrare alcuni dei suoi scagnozzi nel casinò. Uno degli uomini di Nicky, un giorno, dopo essersi comportato male viene buttato fuori e picchiato dal suo capo. Per aumentare gli introiti del casinò, Asso apre una sezione scommesse, campo nel quale è sempre stato bravo. In questa maniera, Asso raggiunge presto la vetta, divenendo il numero uno di Las Vegas.
Con i suoi metodi molto poco ortodossi, Nicky entra presto nel mirino dei poliziotti. Sam, invece, entra in un prestigioso circolo di uomini d'affari, il Vegas Valley Country Club. Data la sua pessima condotta, Nicky riceve una lettera da parte della Contea, che gli intima di non entrare più in alcun casinò: in caso contrario, verrà arrestato.
A questo punto, l'unica chance di Nicky è quella di iniziare a fare veramente a modo suo. Egli chiama suo fratello Dominick (Phillip Suriano) e comincia a compiere furti di portata sempre più ingente: case, gioiellerie, banche. In tutta la città, Nicky assolda diverse talpe, infiltrate in tutti gli esercizi commerciali più fruttuosi.
L'avvocato di Asso consiglia a Nicky di creare due attività legali che gli fungano da "specchietto per le allodole" per dimostrare al governo da dove vengano tutti i soldi che guadagna: Nicky costruisce così un ristorante ed una gioielleria. In questa maniera, il piccolo boss riesce a mandare una parte del ricavato sempre maggiore ai capi di Detroit, che lo spalleggiano. Apprezzato ed onorato, Nicky viene incoronato boss di Las Vegas.
Allo stesso tempo, Asso inizia la sua parabola discendente: un giorno, licenzia un suo dipendente che non aveva notato un baro e si era dimostrato incompetente. Il dipendente, Dan Word (John Bloom), è però il cognato di Pat Webb (L.Q. Jones), il commissario della Contea.
Ginger gli chiede 25.000 dollari, che Sam vorrebbe prestarle. Alla domanda di Sam su cosa ne voglia fare, la moglie si mostra reticente e quindi questi si rifiuta di darle così tanto denaro. Per controllare a cosa servissero quei soldi, Sam chiede a Nicky di pedinare la donna. Nicky scopre che la moglie si vede ancora con Lester e lo dice a Sam, che raggiunge la sua sposa ed il pappone in una piccola tavola calda. Qui, Asso intima a Lester di lasciare sua moglie in pace e di non farsi vedere più. Fuori dal locale, gli uomini di Nicky picchiano Lester, che rimane gravemente ferito.
La sera del pestaggio, Ginger si confida con Nicky, che da un lato stravede per la donna e dall'altro cerca di proteggere il suo amico Sam. Al casinò, Sam riceve la visita di Pat Webb, il quale cortesemente gli chiede di riammettere Dan Word, il cognato licenziato qualche giorno addietro. Con molta flemma e diplomazia, Sam nega la riammissione, sostenendo che Dan è troppo incompetente per continuare a lavorare nel suo esercizio.
Pat, sapendo che qualcosa d'illegale dev'esserci per forza, minaccia di eseguire un controllo al casinò. Sam torna in casa e nota Ginger distesa sul letto, drogata di farmaci. Ginger inizia a protestare dicendo a Sam che egli non può impedirle di vedere Lester. Ai mafiosi iniziano ad arrivare sempre meno soldi, a causa dei collaboratori di Sam, che durante la scrematura rubano soldi in quantità sempre maggiori.
Phil Green ha dei problemi con Anna Scott (Ffolliott Le Coque), una sua collaboratrice di vecchia data e dunque è costretto a mostrare al dipartimento finanziario da dove vengano i suoi soldi: questo metterebbe alla luce del sole il giro di soldi dei mafiosi che va avanti da anni e questi decidono di chiudere il caso, facendo uccidere la Scott da Santoro.
La polizia punta gli occhi su Green e di conseguenza su Sam, del quale si scopre che è sprovvisto della licenza per gestire un casinò. Asso dunque non può più lavorare all'interno della casa da gioco, ma l'avvocato gli consiglia di non preoccuparsi più di tanto. Nicky accusa quest'ultimo di essere incompetente e lo minaccia, scatenando una lite anche con Sam. Nicky gli racconta di quando Ginger è andato a parlarle dei propri disagi. Sam, in preda alla rabbia, gli dice che Nicky è solo un proprio strumento così come lui è uno strumento di Nicky.
Sam intuisce il perfido piano di scalata al potere che Nicky ha ordito dal primo istante in cui è entrato a Las Vegas. Ben presto, i suoi pensieri si concretizzano, quando Nicky, senza alcun ordine o permesso, inizia ad eliminare tutti i propri avversari. La stampa lo accusa degli omicidi, ma il mafioso non va in galera perché non c'è nessuno disposto a testimoniare contro un membro così altolocato nel giro della mafia.
I capi di Detroit iniziano a temere per il destino di Las Vegas e parlano con Frank Marino (Frank Vincent), un amico di Nicky, consigliandogli molta cautela per il futuro. I federali cominciano a spiare con una certa frequenza Nicky, che, per confonderli, acquista mezzi di spionaggio sofisticati e inizia a controllarli. Nicky, avendo attirato su di sé le attenzioni dei federali, ha irrimediabilmente coinvolto anche Asso. Un giorno, mentre si trova a casa di Sam a giocare a golf, Nicky vede arrivare i federali a bordo di un aereo, ormai senza benzina, a causa del tempo trascorso a sorvegliare Nicky dal velivolo. Vedendo apparire i federali, due uomini della finanza che esaminavano il caso di Sam, rimangono atterriti e vanno via.
All'udienza, Sam non viene nemmeno ascoltato e la licenza non gli viene concessa. Per continuare a lavorare all'interno del casinò, Sam decide di condurre uno show chiamato Asso pigliatutto, dove dibatte di vari problemi legati alla città. I mafiosi non vedono di buon occhio l'accanimento di Asso verso la propria causa e pensano che se la giustizia si interessasse al caso, potrebbero venir fuori tutti i nomi correlati con Rothstein, e dunque anche i loro. Remo Gaggi decide allora di inviare Andy Stone (Alan King) ad avvertire Asso. Asso sa di non aver fatto nulla di sbagliato e sa che è in realtà Nicky il problema. Il giorno dopo, parla con lui nel deserto fuori Las Vegas, temendo per la prima volta che l'amico abbia scelto quel posto per ucciderlo. Finita l'accesa discussione, però, Nicky va via.
Accade un inconveniente: durante una lite di famiglia, Artie Piscano (Vinny Vella), il gestore della salumeria San Marino nella quale i mafiosi si riuniscono per ricevere le loro tangenti, nomina tutti i membri di spicco della famiglia, inclusi Rothstein, Santoro e John Nance. I federali registrano i nomi ascoltati. Nel frattempo, Ginger cerca di divorziare da Asso e di ottenere l'affidamento della figlia Amy (Darla House). Per ingraziarsela, Asso le concede un weekend a Beverly Hills con la figlia, durante il quale, però, Ginger cerca di aggirare Asso e fuggire con Lester e i soldi del marito. Asso chiama l'hotel dove Ginger alloggia con la bambina e chiede di lei, scoprendo che è uscita con un misterioso "mr. Rothstein".
Infuriato, Sam chiama Gaggi e chiede di fare controllare dove sia sua moglie. Gaggi manda alcuni dei suoi uomini a spiarla: si scopre che la donna è con Lester in casa di quest'ultimo. Nonostante Asso la convinca a tornare con la bambina, a Lester sono rimasti 25.000 dollari. Inoltre, Nicky non può sopportare il fatto che Asso ha preferito convocare Gaggi e i suoi uomini e non lui.
Asso va a cena fuori con Ginger, esponendole tutti i suoi dubbi sulla loro relazione. Ginger, drogata ed ubriaca, se ne va dal locale. Sam cerca di parlarle, non ottenendo alcun risultato. Il giorno dopo, Ginger va a parlare con Nicky, in uno dei tanti rifugi di questo. Dopo essersi fatta ammaliare, Ginger pratica del sesso orale con Nicky. Quando i due escono dal rifugio, vengono fotografati dai federali, che spiano giorno per giorno le mosse del mafioso. Il fatto che Nicky si frequenti con la moglie di Rothstein inizia ad insospettire i boss di Detroit.
Un giorno, Ginger lega la propria bambina al letto durante il sonno ed esce di casa con Nicky. Sam non regge più, la scova con l'amico e la caccia di casa, lasciandola senza soldi. La mattina dopo, Ginger ritorna e ruba a Sam la chiave della cassetta di sicurezza a Los Angeles, dove sono custoditi i 2.000.000 di dollari in contanti ed i gioielli. La banda di Nicky, alle prese con la cocaina, si comporta sempre più ingenuamente. L'FBI arresta Ginger e, terminato il puzzle di informazioni necessarie, passa all'azione, arrestando tutti coloro che erano correlati con il casinò.
Artie Piscano muore d'infarto, gli altri mafiosi vengono arrestati e condannati a 25 anni di reclusione. Durante l'udienza stessa, i mafiosi decidono di uccidere i responsabili di ciò. Andy Stone è il primo a morire, segue John Nance, fuggito in Costa Rica insieme al figlio e dunque tutti gli altri. Nicky, pensando che la morte di questi sia stata ordita da Asso, gli piazza una bomba nell'auto. Nonostante l'esplosione, Sam si salva. Ginger muore di overdose, in un motel di Los Angeles, oramai senza denaro. Anche Nicky e suo fratello vengono uccisi, dato che la bomba non era stata autorizzata.
A Sam viene affidato un destino diverso: ritornare a puntare scommesse proficue per la famiglia.
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