Case 39 è un film thriller del 2009, diretto da Christian Alvart, interpretato dall'attrice Premio Oscar Renée Zellweger e dalla giovane canadese Jodelle Ferland.
Trama:
Emily Jenkins (Renée Zellweger) è un'assistente sociale,  lavora a contatto con i bambini e controlla che vivano in ambienti a  loro confacenti. Nonostante sia molto impegnata, il suo capo Wayne le  consegna un ulteriore fascicolo: il caso 39, da cui il titolo del film.  Si tratta del misterioso caso di una bambina di dieci anni, Lilith  Sullivan (Jodelle Ferland),[1] vittima di probabili abusi da parte della famiglia.
La donna comincia ad indagare: quando va ad incontrare la famiglia,  il marito rifiuta di parlarle direttamente, utilizzando la moglie come  tramite; la donna sembra molto scossa e la bambina impaurita. Al termine  del colloquio Emily non ha dubbi: la bambina viene maltrattata. Si  rivolge a Wayne, ma l'ulteriore incontro, stavolta presso l'ufficio  dell'assistente sociale, mostra una famiglia dall'apparenza normale.  Emily non riesce a fare altro che consegnare il suo numero di telefono a  Lilith, dicendole di chiamarla se avesse avuto paura.
La donna, nel frattempo, si rivolge a un amico poliziotto, il  detective Mike Barron, il quale tuttavia le spiega che, in assenza di  prove, non potrà fare nulla. La sera stessa la donna riceve una  telefonata da parte della bambina, che spaventata la avvisa che i suoi  genitori vogliono ucciderla.
Emily, dopo aver contattato Mike, corre verso l'abitazione della  famiglia. La scena successiva mostra i due genitori effettivamente  intenti ad uccidere la bambina, infilandola, incosciente, nel forno di  casa. Dopo una brusca irruzione e un'agitata colluttazione, il  poliziotto riesce a fermare la coppia. Saranno ricoverati e giudicati  entrambi folli.
Emily riuscirà ad ottenere Lilith in affidamento, grazie anche al  sostegno di Douglas, un ragazzo che fornisce aiuto psicologico ai  bambini. La donna verrà presto a conoscenza di fatti inspiegabili e di  atroci morti rimaste insolute, legate alla famiglia d'origine della  bambina.
Successivamente Diego, uno dei bambini che la donna seguiva, uccide i  suoi genitori; per sua stessa ammissione, poco prima del misfatto aveva  ricevuto una telefonata da casa di Emily, ma da parte di un uomo  (benché fosse escluso che in casa potesse esserci qualcun altro, a parte  Lilith).
In seguito la bambina, nel corso di una seduta, minaccia Douglas. La  sera stessa lui riceve una strana telefonata: la mattina successiva  verrà trovato morto nel bagno di casa, in circostanze alquanto sospette.  Solo a questo punto Emily comincerà a sospettare che il pericolo  proviene proprio da Lilith.
Dvd-rip:
 

 
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