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giovedì 29 settembre 2011

Baby Mama - Una mamma in prestito - megaupload ita


Un film di Michael McCullers. Con Tina Fey, Amy Poehler, Greg Kinnear, Dax Shepard, Romany Malco. continua» Commedia, durata 99 min. - USA 2008. - Universal Pictures uscita venerdì 24 luglio 2009.











Trama:
Kate è una manager trentasettenne in carriera che non può avere figli anche se desidera tantissimo averne uno. Esperiti tutti i tentativi decide di avvalersi di un servizio molto costoso organizzato da Chaffe Bicknell. Si tratta di utilizzare un utero in affitto, pratica che però viene definita "madre surrogata". La 'madre' in questione è Angie, una giovane donna di bassa estrazione sociale sposata a un uomo decisamente rozzo e infantile. Kate prende ad occuparsi da vicino della 'madre' del suo bambino cercando di modificarne lo stile di vita. Nel frattempo, nel corso di sopralluoghi legati al suo lavoro, conosce Rob, un tempo avvocato e ora creatore di bevande vegetariane. Mentre i due progressivamente si sentono attratti l'uno dall'altra Angie si trova in gravi difficoltà: ha un segreto da rivelare a Kate.
Tina Fey, mentre in televisione si calava nei panni (firmati) della aspirante vicepresidente dell'Alaska, sul grande schermo indossava gli abiti da donna in carriera di Kate in un film che sembra un manifesto della lotta di classe (anche se poi l'happy end è in agguato). Perché la nostra manager rampante ha a disposizione una schiava dei tempi moderni a cui si è attribuita una qualifica meno diretta: madre surrogata. In particolare nella prima parte del film, senza mai rinunciare ai toni da commedia, le tematiche legate al potere del denaro e alle differenze sociali non vengono risparmiate. Anzi, vengono cinefilicamente sottolineate grazie alla presenza di una Sigourney Weaver (ricordate Una donna in carriera?) qui impegnata a far soldi procurando gravidanze un tempo neppure immaginabili divenendo anche cliente di se stessa.
La Fey, grazie anche al contraltare proletario offertole da Amy Poehler nel ruolo di Angie, riesce a far percepire tutte le rigidità e, al contempo, i bisogni di sicurezza del suo personaggio. Senza assumere mai un tono predicatorioBaby Mama ci mette di fronte all'assurdo di una società globale che sta cercando (e spesso trova) i modi per soddisfare qualsiasi 'voglia' indipendentemente dal fatto che l'esito venga o meno raggiunto rispettando le leggi della Natura. Esce a poca distanza da Ghost Town. Entrambi i film lasciano ben sperare in una ripresa della commedia made in Usa doc. Di quelle cioè che sanno divertire senza chiederti di lasciare il cervello in deposito alla cassa del cinema.

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