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sabato 1 ottobre 2011

La pelle che abito - megaupload ita


La pelle che abito (La piel que habito) è un film del 2011 diretto da Pedro Almodóvar basato sul romanzo Tarantola(Tarántula) di Thierry Jonquet.


Trama:
Toledo, 2012. Il chirurgo Robert Ledgard vive nella sua lussuosa casa/clinica privata in compagnia di Vera, una bellissima ragazza per la quale lui sembra avere una vera e propria ossessione, l'uomo la tratta infatti come una cavia, tenendola rinchiusa in una stanza, vestita solo di un body color della pelle e osservandola tramite delle telecamere; inoltre sperimenta su di lei un prototipo di pelle resistentissima, ottenuta con un processo di transgenesi segreto e illegale. Anche la ragazza sembra però avere dei comportamenti strani, infatti strappa i vestiti che le vengono dati e utilizza i cosmetici non per truccarsi ma per riempire le pareti della stanza di scritte e singolari disegni. Inoltre spesso e volentieri tenta il suicidio, anche se non sembra mai voler davvero arrivare alla morte. Un giorno, in assenza di Robert, arriva in clinica Zeca, figlio della governante Marilia (unica compagnia di Robert e la sola a conoscere il segreto di Vera); questi è un criminale psicopatico in fuga, e chiede a sua madre rifugio. Quando, attraverso la telecamera, vede Vera, crede di riconoscerci Gal, la moglie di Robert, con la quale aveva avuto una relazione segreta e che credeva morta carbonizzata in un incidente stradale. Così l'uomo imprigiona Marilia e violenta Vera, a quel punto arriva Robert che uccide Zeca sparandogli. Da quel momento il chirurgo dichiara a Vera che gli esperimenti su di lei sono finiti, e la libera.
Più tardi quella notte Marilia si confida con Vera. Gli racconta innanzitutto che Zeca e Robert sono entrambi figli suoi, anche se loro non lo hanno mai saputo, Robert è stato cresciuto dalla famiglia per la quale Marilia lavorava, mentre Zeca era stato portato dal padre a Bahia per usarlo come corriere di droga. Robert aveva sposato una donna bellissima di nome Gal, dalla quale aveva avuto una figlia, Norma. Un giorno a casa loro era arrivato Zeca, sempre in fuga da una rapina; Marilia lo aveva nascosto in casa, ma Gal lo aveva scoperto e se ne era innamorata. I due avevano tentato di scappare insieme, ma la fuga si era conclusa in un incidente. Zeca era scappato, ma Gal era rimasta nella macchina incendiata; tuttavia Robert era riuscito a salvarla, anche se la donna era completamente sfigurata dalle fiamme. Robert l'aveva curata e lei era riuscita a rimettersi in piedi, senza però vedere mai la sua immagine riflessa. Un giorno, sentendo cantare Norma nel giardino, Gal si era alzata per andare a vederla, ma vedendosi per la prima volta riflessa nel vetro della finestra, era impazzita e si era suicidata gettandosi nel vuoto, proprio sotto gli occhi di sua figlia. Marilia conclude il racconto dicendo che anni dopo anche sua figlia aveva trovato la morte nello stesso modo.
La notte dopo lo stupro, Robert porta Vera a letto con sé e tenta di avere un rapporto sessuale con lei, che tuttavia rifiuta poiché Zeca le ha fatto molto male. Quando i due si addormentano, Robert sogna ciò che è successo sei anni prima. Dopo la morte di sua madre, Norma aveva sviluppato una grave forma di fobia sociale; dopo anni di cure psichiatriche, però, i medici avevano consigliato a Robert di farle conoscere gente, così lui l'aveva portata con sé al matrimonio di una sua paziente. Qui la ragazza aveva conosciuto alcuni coetanei, tra i quali Vicente, abituale consumatore di ecstasy. Sotto gli effetti di quella sostanza, lui aveva tentato di far sesso con lei, ma improvvisamente lei si era opposta, causando la reazione violenta del giovane, che prima l'aveva stordita con un pugno e poi era scappato a bordo della sua moto. Robert aveva trovato Norma in stato di incoscienza, ma al suo risveglio la ragazza era completamente impazzita, associando la figura del padre allo stupro e sviluppando un senso di rifiuto nei confronti di tutta la società e in particolare verso gli uomini. Robert aveva quindi fatto delle indagini per trovare lo stupratore, e alla fine era risalito a Vicente; lo aveva rapito e tenuto prigioniero per diverso tempo. Dopo il suicidio di Norma, l'uomo aveva iniziato a praticare una serie di operazioni chirurgiche sul ragazzo, a cominciare da una vaginoplastica, per continuare con una serie di altri interventi che alla fine lo avevano trasformato in una donna identica alla defunta Gal: Vera. Inizialmente il rapporto tra i due era conflittuale, la ragazza rifiutava infatti la sua nuova identità strappando i vestiti femminili e rifiutando di truccarsi; aveva anche tentato diverse volte il suicidio, ma Robert era riuscito a salvarla intervenendo tempestivamente con la chirurgia. Tuttavia, alla fine degli esperimenti, Vera sembra innamorarsi di Robert, tanto da promettergli di stargli accanto per sempre.
Vera inizia a comportarsi come una perfetta compagna, nonostante i sospetti di Marilia. Per la seconda notte di seguito, Robert e Vera tentano di avere un rapporto sessuale, ma lei gli ruba la pistola e lo uccide a tradimento; quando interviene Marilia, uccide anche lei e poi fugge. Vera si reca nel negozio di vestiti di sua madre dove lavorava, qui rivela alla commessa Cristina la propria identità e le operazioni subite dopo essere stato rapito da Robert e poi dice anche anche alla madre, che non aveva mai smesso di cercarlo da quando era scomparso, che è Vicente.

Audio 6
Video 5

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