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lunedì 10 ottobre 2011

Yuppi Du - megaupload ita


Yuppi du è un film del 1975, diretto, prodotto, musicato ed interpretato da Adriano Celentano.
Si tratta del secondo film del noto cantautore come regista dopo Super rapina a Milano del 1964girato assieme a Piero Vivarelli, ed è forse uno dei suoi più famosi, anche come interprete. Celeberrima è anche l'omonima colonna sonora del film, pubblicata nello stesso 1975 su LP, e la canzone omonima Yuppi du è una delle più famose del suo repertorio.


Trama:
Felice Della Pietà (Adriano Celentano), è un uomo dalle modeste possibilità economiche. Sposa in seconde nozze Adelaide (Claudia Mori). I due, insieme, crescono Monica (Rosita Celentano), nata dal primo matrimonio di Felice con Silvia (Charlotte Rampling), suicidatasi tempo prima.
Mai veramente rassegnatosi alla scomparsa di Silvia, Felice ritorna un'ultima volta nel luogo dove la ex moglie si era tolta la vita.
Silvia però riappare, rivelandogli di averlo lasciato perché stanca della povera e per lei troppo semplice vita che conduceva con Felice a Venezia. Felice allontana quindi Adelaide e intraprende una nuova vita con Silvia.
Quando Silvia decide di ripartire per Milano per chiarire le cose con il marito, Felice le propone di portare con sé anche la figlia. Silvia dunque parte, ma non fa più ritorno.
Solo dopo alcuni mesi Felice viene a sapere dove abita Silvia, insieme a Monica. Le raggiunge quindi a Milano, dove il ricco marito di Silvia sottolinea al protagonista le difficoltà legali che egli incontrerebbe nel cercare di riavere la figlia. A questo punto Felice - utilizzando la stessa logica "di mercato" - propone la vendita a peso di Monica. Il marito di Silvia tenta di contrattare sul peso, e alla fine paga 45 milioni per la bambina.
Nel viaggio di ritorno in treno per Venezia, Felice incontra una donna identica a Silvia. Il dialogo muto avviene attraverso le voci fuori campo dei protagonisti (come già accaduto in altri punti del film): alla promessa di eterno amore e felicità fatta dalla donna, Felice risponde di non credere più all'amore e di sapere che in realtà l'unico intento di lei è di portargli via il denaro.
Nel film sono anche importanti diverse sottotrame, legate al racconto della violenza subita dalla fidanzata di Napoleone (Gino Santercole), alla morte per incidente sul lavoro di Scognamillo (Memmo Dittongo), oltre a diverse trovate visuali, narrative, comiche.

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