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venerdì 21 ottobre 2011

Cenerentola - megaupload ita

Cenerentola è una fiaba molto popolare. Originaria probabilmente della Cina o, secondo altri[1], dell'antico Egitto, è stata narrata in centinaia di versioni in gran parte del mondo, ed è parte dell'eredità culturale di numerosi popoli. In occidente le versioni più note sono quelle di Charles Perrault (a sua volta basata su una precedente trascrizione di Giambattista Basile di un'antica fiaba giuglianese) e dei fratelli Grimm; come versione standard moderna, però, si deve probabilmente indicare quella narrata nell'omonimo film d'animazione di Walt Disney del 1950. In Cina il piede piccolo, detto loto d'oro, era considerato simbolo di bellezza e di qualità femminili; la costrizione dei piedi in scarpette sempre più piccole tramite fasciatura si sviluppò nei secoli fino all'eccesso.

Trama:
"Cenerentola" è la storia di una bellissima, piacevole giovane che, alle seconde nozze del padre, viene privata del ruolo che le spetta nella famiglia e costretta a una vita di schiavitù domestica dalla crudele matrigna e dalle sorellastre. Costoro la odiano al punto di chiamarla solo col nomignolo "Cenerentola" (dalla cenere di cui la ragazza si sporca pulendo il camino).
La vita della giovane Cenerentola cambia quando giunge in tutta la città la notizia che a corte si terrà un ballo, organizzato dal re, durante il quale il principe potrebbe scegliere la sua promessa sposa. (In alcune varianti della storia, ci sono tre balli). Naturalmente, le sorellastre e la matrigna partecipano al ballo e Cenerentola viene di conseguenza esclusa (nel film della Walt Disney sono le sorellastre che strappano il vestito di Cenerentola, appena pronto per il ballo, costringendola quindi a rinunciare alla festa). Con l'aiuto magico di una fata (la "fata madrina" di Cenerentola), la ragazza viene vestita di un meraviglioso abito da sera e riesce a recarsi segretamente al ballo (nonostante il divieto della matrigna). Nonostante il bellissimo gesto, la fata raccomanda alla fanciulla di rientrare a mezzanotte. Al ballo attira l'attenzione del principe. Poiché l'effetto dell'incantesimo è destinato a svanire proprio a mezzanotte (come la fata aveva detto alla fanciulla), Cenerentola deve fuggire di corsa al rintocco; nella fuga, perde una scarpina di cristallo (nella versione con tre balli, questo accade la terza sera). Il principe, ormai innamorato, trova la scarpina e proclama che sposerà la ragazza capace di calzarla.
Il giorno successivo, incaricati del principe girano dunque per il regno facendo provare la scarpina di cristallo a tutte le ragazze in età da marito, incluse le sorellastre di Cenerentola. In alcune varianti della fiaba, queste cercano di ingannare il principe tagliandosi le dita dei piedi e il tallone per cercare di indossare la scarpetta. Comunque, alla fine, Cenerentola prova la propria identità e sposa il principe.
In alcune versioni della fiaba manca il personaggio della fata madrina, e l'abito e le scarpe di Cenerentola vengono da un albero cresciuto sulla tomba di sua madre. Anche nelle versioni con la fata, è ragionevole affermare che questa figura rappresenta la volontà della buona madre di Cenerentola, verso cui è indirizzata, indirettamente, la crudeltà della matrigna. Alcuni studiosi sostengono inoltre che la fata madrina potrebbe rappresentare la Grazia Divina che premia Cenerentola per la sua costante voglia di riscatto. La stessa madre di Cenerentola compare talvolta sotto forma di un uccello che assiste il principe nella sua ricerca di Cenerentola (per esempio rivelandogli le automutilazioni con cui le sorellastre cercano di ingannarlo). Anche il "coprifuoco" della mezzanotte non è presente in tutte le versioni.

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